Confessione
1
Io Patrizio, peccatore, povero ignorante[Nota],
l'ultimo fra tutti i fedeli[Nota], spregevolissimo per molti[Nota],
ebbi per padre il diacono Calpornio, figlio del presbitero Potito, che era della
borgata di Bannaventa di Bernia[Nota]: aveva infatti nei paraggi una casa di
campagna, dove io fui catturato. Avevo allora quasi sedici anni. Non conoscevo il
vero Dio e fui portato in Irlanda[Nota] in prigionia insieme a tante migliaia di
persone[Nota], come ci eravamo meritati, perché
«ci allontanammo da Dio»
[Is 59, 13]
e «non custodimmo i suoi precetti»
[Gen 26,
5]
e non obbedimmo ai nostri vescovi[Nota], che ci ammonivano per la
nostra salvezza: e il Signore «fece cadere su di noi la sua ira ardente»
[cf. Is 42,
25]
«e ci disperse tra genti»
[cf. Ier 9, 16]
[Nota] numerose, anche «fino all'estremità della terra»
[Act 13, 47]
, dove ora
io sono come sperduto fra stranieri[Nota].
2
E lì «il Signore aprì l'intelligenza del mio cuore incredulo»
[Lc 24, 45; Ier 4, 19; Hebr 3, 12]
, sì che
almeno tardivamente[Nota] io potessi rammentare le mie colpe e «mi
convertissi[Nota] con tutto cuore al Signore mio Dio»
[cf. Ioel 2,
12-13]
, che «ha volto lo sguardo alla mia bassezza»
[Lc 1,
48]
, e ha avuto misericordia della mia giovanile ignoranza, e mi ha
custodito prima che io lo conoscessi e prima che io avessi la saggezza e la capacità
di distinguere tra bene e male[Nota], e mi ha fortificato e mi ha consolato come
un padre consola il figlio.
3
E quindi non posso tacere — «e neppure conviene»
[2 Cor 12, 1]
— tanti
benefici e tanta grazia che il Signore si è degnato di concedermi[Nota], nella terra della mia prigionia»
[Tob 13,
7]
[Nota];
perché questo è ciò che possiamo rendergli in contraccambio[Nota]: dopo la correzione e il riconoscimento di Dio, «esaltare e confessare le sue
meraviglie»
[cf. Is 25, 1/Ps 88, 6]
davanti a «ogni nazione che è sotto ogni
cielo»
[Act 2,
5; cf. Dan 9,
12]
[Nota].
4
Perché[Nota] non v'è altro Dio, né ci fu
mai in passato né ci sarà in futuro, al di fuori di Dio Padre ingenerato, senza
principio, dal quale è ogni principio, signore di tutto, come affermiamo[Nota]; e del
suo figlio Gesù Cristo, che dichiariamo sempre esistito con il Padre[Nota],
generato prima dell'origine del mondo spiritualmente presso il Padre[Nota] in modo ineffabile, prima di
ogni principio: per mezzo di lui sono state fatte «le cose visibili e invisibili»
[Col 1,
16]
, si è fatto uomo e dopo aver vinto la morte e stato accolto nei
cieli[Nota]
presso il Padre, «e gli fu dato ogni potere su ogni nome, in cielo e in terra e sotto
terra, e ogni lingua renda a lui testimonianza che Signore e Dio è Gesù Cristo »
[Phil 2,
9-11/Mt 28, 18;
Eph 1, 21/Io 20, 28]
, nel
quale crediamo e aspettiamo la sua venuta che avverrà presto; «giudice dei vivi e dei
morti»
[Act
10, 42]
[Nota], «egli renderà
a ciascuno secondo le sue azioni»
[Rom 2,6]
. «Ed ha effuso in voi
abbondantemente lo Spirito Santo»
[Tit 3, 5-6]
, «dono»
[Act 2,
38]
e «pegno»
[Eph 1, 14]
di immortalità, che rende «figli di
Dio »
[Rom 8,
16]
e «coeredi di Cristo»
[Rom 8, 17]
[Nota] coloro che
credono[Nota] e gli obbediscono.
Questo è il Dio che confessiamo e adoriamo unico nella trinità del suo santo
nome[Nota].
5
Egli infatti ha detto per bocca del profeta[Nota]: «Invocami nel giorno della tua tribolazione[Nota] e ti libererò e mi magnificherai»
[Ps 49, 15]
; e in un
altro passo: «Manifestare e confessare le opere di Dio è motivo di onore»
[Tob 12,
7]
[Nota].
6
Tuttavia, anche se in molte cose sono imperfetto[Nota], desidero, per i
miei fratelli e i miei parenti[Nota], che sappiano di che pasta son fatto, perché
possano cogliere il desiderio della mia anima[Nota].
7
Non ignoro «la testimonianza[Nota] del mio
Signore »
[cf. 2 Tim 1, 8]
, che nel salmo attesta: «Distruggerai chi proferisce
menzogna»
[Ps 5,
7]
, e ancora,: «La bocca che mente uccide l'anima»
[Sap 1,
11]
; e il medesimo Signore nel Vangelo dice: «Di ogni parola inutile
che avranno detta, gli uomini ne renderanno conto nel giorno del giudizio»
[Mt 12,
36]
.
8
Per cui fortemente avrei avuto da temere, «con timore e tremore»
[Phil 2,
12 e Eph 6,
5]
, questa sentenza in quel giorno tremendo in cui nessuno si potrà
sottrarre o nascondere, ma proprio tutti[Nota] «dovremo render conto»
[cf. Rom 14,
12]
di ogni peccato anche minimo «davanti al tribunale di Cristo
Signore»
[Rom
14, 10/2 Cor 5,
10]
.
9
Perciò una volta pensai di scrivere, ma finora ho esitato: temevo infatti di essere
criticato dalle malelingue, perché non ho studiato come gli altri, che hanno
attinto[Nota] ben bene e in pari misura
sia all'istruzione giuridica sia a quella biblica[Nota] e dall'infanzia in poi non hanno mai mutato la loro espressione linguistica,
ma anzi hanno sempre portato incremento alla sua perfezione. Sì, perché io invece ho
dovuto trasferire la nostra parlata in una lingua straniera[Nota] e così si può facilmente sentire, masticando un po' il mio scritto[Nota], che razza di
istruzione e preparazione linguistica ho io, perché — sta scritto — «il sapiente si
riconoscerà dalla sua lingua, e così ogni saggezza, scienza e dottrina vera»
[Sir
4,29]
.
10
Ma a che giova scusarmi per fedeltà alla verità, se poi questa scusa è accompagnata
da presunzione, nel senso che ora proprio io ricerco nella mia vecchiaia quello che
in gioventù non mi sono procurato[Nota]? perché
i miei peccati mi hanno impedito di consolidare ciò che prima non avevo ben studiato.
Ma chi mi crede, anche se ripeto ciò che ho già detto prima?
Giovinetto, anzi quasi bambino del tutto[Nota], fui catturato prima di sapere cosa ricercare o cosa avrei
dovuto evitare[Nota]. Per cui dunque oggi
arrossisco e ho una gran paura di mettere a nudo la mia inesperienza, perché a causa
della mia stringatezza non sono in grado di spiegare a parole, di fronte a persone
istruite nell'eloquenza, come in realtà il mio spirito e la mia mente spasmodicamente
desiderano e come poi la mia capacità[Nota] riesce a far percepire
le emozioni[Nota].
11
Ma se mi fosse stato dato come agli altri, certo che non tacerei, «per rendimento di
grazie»
[Ps
118, 112]
, anche se forse a certuni sembra che io mi metta in
mostra con la mia ignoranza e la mia lingua tanto inceppata»
[Ex 4, 10]
; ma in
realtà sta scritto anche: «Le lingue balbuzienti impareranno rapidamente a parlare di
pace»
[Is 32, 4
VL]
. Quanto più dobbiamo aspirarvi noi, che siamo — sta scritto —
«epistola di Cristo destinata a portare la salvezza fino all'estremità della
terra»[Nota]
[2 Cor 3,
2-3; Act 13,
47]
, anche se non eloquente tuttavia indelebilmente e solidamente[Nota] «incisa nei vostri cuori,
non con inchiostro ma con lo spirito del Dio vivente»
[2 Cor 3, 2-3]
. E
ancora lo Spirito attesta che «anche la rusticheria è stata creata dall'Altissimo»
[Sir 7,
16]
[Nota].
12
Per cui io, in, prima fila fra i rustici, profugo e ignorante per di più[Nota], «che non so vedere più in
là del mio naso»
[Eccl 4, 13]
, so però con assoluta certezza che,
davvero, «prima di essere umiliato »
[Ps 118, 67]
io ero «come una pietra»
[Ex 15,
5]
che giace nel fango profondo: e venne «colui che è potente»
[Lc 1,
49]
e nella sua misericordia mi sollevò, sì proprio mi tirò su e mi
collocò alla sommità della parete; e di là avrei dovuto con forza lanciare mio
grido[Nota], per rendere anche
qualcosa al Signore in cambio dei tanti suoi benefici, qui e per l'eternità[Nota], benefici che la mente
umana non può valutare.
13
E quindi stupite dunque, «grandi e piccoli che temete Dio»
[Ap 19, 5]
e voi retori
che non conoscete il Signore[Nota]
«udite»
[Act
13, 16]
dunque e «fate attenzione»
[Io 5, 39]
. Chi ha
suscitato uno stolto come me di mezzo a persone che hanno l'aria di essere sapienti e
dottori della legge[Nota] e «potenti in parole»
[Lc 24,
19]
e in ogni cosa, e proprio me, l'uomo più spregevole di questo
mondo[Nota], ha ispirato a preferenza di
tutti gli altri, se fossi stato in grado — e purché lo fossi — di giovare «con timore
e tremore»
[Hebr 12, 28]
e «senza suscitare critiche»
[Phil 2, 15]
,
con fedeltà, alla nazione in cui «l'amore di Cristo»
[2 Cor 5, 14]
mi ha
trapiantato, e mi ha donato[Nota] nel corso della mia vita, se ne sarò degno[Nota], di servirli infine[Nota]
con umiltà e verità.
14
Pertanto nella «dimensione della fede»
[cf. Rom 12, 3]
nella Trinità occorre
insegnare[Nota]
, «senza lasciarsi sgomentare»
[cf. Phil 2, 15]
dal pericolo[Nota] far conoscere «il dono di Dio»
[Io 4,
10 e Act 8,
20]
e «la consolazione eterna»
[2 Thess 2, 16]
,
senza timore, con fiducia, diffondere ovunque il nome di Dio, sì da lasciare anche
dopo la mia morte delle eredità[Nota] ai miei fratelli e figli che
«nel Signore ho battezzato»
[cf. Rom 6, 3 e Gal 3, 27]
, tante migliaia di persone[Nota]!
15
E non ero degno né in condizioni adatte perché il Signore concedesse questo[Nota] al suo povero
servitore, che dopo tante sventure e difficoltà, dopo la prigionia, dopo tanti anni
mi donasse una grazia così grande per aiutare quella nazione[Nota]: una cosa che io nei tempi
lontani della mia giovinezza mai avrei potuto sperare o immaginare.
16
Ma dopo che ero capitato in Irlanda — e allora ogni giorno pascolavo il gregge e
pregavo spesso durante il giorno — sempre più cresceva l'amore[Nota] di Dio e il suo timore[Nota] e aumentava
la fede e il mio spirito era portato a fare fino a cento preghiere in un giorno, e di
notte pressappoco lo stesso, sì da pernottare addirittura nei boschi, sulla montagna,
e mi svegliavo prima dell'alba per pregare, con la neve il gelo la pioggia, e non mi
accorgevo di alcun disagio e non c'era in me nessuna pigrizia (come invece la vedo
adesso), perché allora lo Spirito in me era pieno di fervore.
17
E là appunto una notte udii in sogno una voce che mi diceva: «Fai bene a digiunare,
presto tornerai in patria»; e una seconda volta, dopo un po' di tempo, udii la voce
profetica che mi diceva[Nota]: «Ecco, la tua nave è pronta» (e non era lì
vicino, ma distava forse duecento miglia e là non ero mai stato e non ci conoscevo
nessuno), e poi in seguito mi diedi alla fuga e piantai[Nota] l'uomo con cui ero
stato per sei anni e «andai per la potenza di Dio»
[1 Cor 2, 1.5]
, che
guidava in bene il mio cammino, e non avevo paura di nulla finché arrivai a quella
nave.
18
E il giorno che arrivai, la nave fu tirata fuori dalla sua darsena; parlamentai per
avere il permesso[Nota] di salpare con loro, ma al comandante non
gli[Nota] andò a genio e rispose aspramente, con stizza: «È inutile che tu cerchi di
venire con noi». Sentita questa risposta mi allontanai da loro per andarmene alla
baracca dove alloggiavo, e per via mi misi a pregare, e prima di terminare la
preghiera udii uno di quelli gridarmi[Nota] dietro a gran voce: «Vieni presto, ti chiamano!» e
subito tornai da loro; e presero a dirmi: «Vieni pure, ti prendiamo sulla fiducia;
fa' con noi un patto di amicizia come vorrai»; e quel giorno dunque rifiutai di
succhiar loro il petto[Nota], per il
timore di Dio, ma invece sperai di ottenere da loro di venire sulla fede in Gesù
Cristo (perché erano pagani!)[Nota]:
e per questo l'ebbi vinta con loro, e subito salpammo.
19
E «dopo tre giorni»
[Mt 26, 61 o Lc 2, 46]
toccammo terra, e per ventotto giorni
viaggiammo in una landa deserta[Nota]; vennero a
mancar loro i viveri, e un giorno il comandante prese a dirmi: «Come la mettiamo,
cristiano? tu dici che il tuo dio è grande e onnipotente: perché dunque non puoi
pregare per noi? corriamo il rischio di morir di fame, perché è proprio difficile che
riusciamo mai a vedere anima viva». Io allora[Nota] dissi loro chiaramente[Nota]:
«"Convertitevi" sinceramente, "con tutto il cuore, al Signore Dio"
[Ioel 2,
12-13]
mio, perché nulla è impossibile a Lui, sì che oggi vi mandi
del cibo sul vostro cammino finché possiate saziarvi, perché Lui ne dispone in
abbondanza ovunque», e con l'aiuto di Dio così avvenne: ecco un branco di porci sulla
via, davanti ai nostri occhi, e ne uccisero molti e sostarono lì due notti e si
rifocillarono, e perfino i loro cani[Nota] si ristorarono, perché
molti di loro erano venuti meno e lungo la via erano stati abbandonati mezzi morti, e
dopo di ciò resero grazie a Dio con entusiasmo e io fui glorificato ai loro occhi e
da quel giorno ebbero cibo in abbondanza; trovarono anche «miele selvatico»
[Mt 3,
4]
e me ne «offrirono una porzione»
[Lc 24, 42]
e uno di
loro disse: «È offerta rituale»
[1 Cor 10, 28]
: grazie a Dio, non
l'assaggiai[Nota]!
20
Proprio quella stessa notte stavo dormendo quando Satana mi tentò violentemente — una
cosa di cui mi ricorderò «finché sarò in questo corpo»
[2 Pt 1, 13]
— e cadde
sopra di me come un gran macigno e nelle mie membra nulla era in grado di
resistere[Nota]. Ma donde mi venne, povero ignorante di spirito[Nota] com'ero, di invocare
Elia? E frattanto vidi in cielo sorgere il sole[Nota],
e mentre gridavo «Elia, Elia!» con tutte le mie forze, ecco che lo splendore di quel
sole cadde sopra di me e subito spazzò via da me ogni senso di oppressione; e credo
che è da Cristo mio Signore che fui soccorso: il suo Spirito già allora implorava per
me[Nota] e spero che così sarà «nel giorno
della mia angoscia»
[Ps 49, 15]
[Nota], come è scritto nel Vangelo: «In quel giorno — afferma il
Signore — non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro a parlare in voi»
[Mt 10,
19-20]
.
21
Anche un'altra volta, molti anni dopo, fui di nuovo catturato. La prima notte,
dunque, stetti con quella gente. Ma udii una «profezia divina»
[Rom 11, 4]
che
mi diceva[Nota]: «Per due mesi starai con
loro». E così avvenne: la sessantesima notte «il Signore mi liberò dalle loro mani»
[cf. Gen
37, 21]
.
22
Inoltre, nel viaggio, ci provvide di cibo e fuoco e tempo buono[Nota], ogni giorno, finché nel decimo giorno raggiungemmo un
luogo abitato. Come ho detto sopra, per ventotto giorni viaggiammo in una landa
deserta, e la notte che giungemmo in un luogo abitato eravamo rimasti completamente
senza cibo[Nota].
23
E di nuovo, pochi anni dopo, ero in Britannia[Nota] con i miei parenti, che mi
avevano accolto da figlio e a cuore aperto mi avevano pregato di non allontanarmi mai
più[Nota] da loro, almeno ora, dopo tutte le tribolazioni
che avevo subito; eppure là «vidi in una visione notturna»
[cf.
Dan 7, 13]
[Nota] un uomo che
sembrava venire dall'Irlanda, di nome Vittorico, con moltissime lettere[Nota], e me ne diede una; lessi l'inizio della lettera[Nota], dove era scritto «Grido degli Irlandesi»[Nota], e mentre leggevo ad alta voce l'inizio
della lettera mi sembrava di sentire, nello stesso momento, la voce di quelli che
erano presso la foresta di Vocluto che e vicino al mare occidentale[Nota] , e così gridavano «come ad una sola voce»
[Dan 3, 51]
: «Ti
preghiamo giovane cristiano[Nota], vieni a
vivere ancora fra di noi»; e «me ne sentii trafiggere» fortemente il cuore»
[cf. Act 2,
37]
, e non riuscii a continuare a leggere, e così mi svegliai.
Grazie a Dio, dopo molti e molti anni[Nota] il
Signore concesse loro quello che avevano chiesto[Nota].
24
E un'altra notte — se in me o vicino a me «non lo so, Dio lo sa»
[2 Cor 12,
2.3]
[Nota] — con parole piene di sapienza,
che io udii ma non riuscii a comprendere …[Nota] solo che alla fine del
discorso disse così: «"Chi ha dato la sua vita per te"
[cf. 1 Io 3, 16]
, questi
è colui che parla in te»[Nota], e
così mi svegliai tutto pieno di gioia.
25
E un'altra volta lo vidi pregare in me, ed ero come dentro il mio corpo»
[2 Cor 12,
2.3]
e udii al di sopra di me — cioè al di sopra dell'«uomo
interiore
[cf. Eph 3, 16 ecc.]
[Nota] — che egli pregava lì con gemiti, forte, e intanto io ero
stupefatto e meravigliato e pensavo chi potesse essere colui che pregava in me, ma
alla fine della sua preghiera egli disse così, che era lo Spirito, e così mi svegliai
e mi ricordai dell'Apostolo che dice: «Lo Spirito aiuta le deficienze della nostra
preghiera: infatti non sappiamo cosa dobbiamo chiedere come si conviene, ma lo
Spirito stesso intercede per noi con gemiti che non si possono esprimere a parole»
[Rom 8,
26]
[Nota]; e
ancora: «Il Signore, nostro avvocato, intercede per noi»
[Rom 8, 26/1 Io 2, 1]
.
26
E quando fui messo alla prova da alcuni miei superiori[Nota], che vennero, loro e i miei peccati, per
opporsi al mio travagliato episcopato[Nota], certo quel giorno
violentemente «mi si diede una spinta per farmi cadere»
[Ps 117, 13]
in questa
vita e nell'altra[Nota]; ma il Signore
risparmiò l'immigrato pellegrino «per amore del suo nome»
[Ps 22, 3 o 105, 8]
[Nota] con bontà, e
molto mi aiutò in questa umiliante vicenda. Fino a che punto non finii malamente
nell'infamia e «nel disonore»
[1 Tim 3, 7]
[Nota]! Prego Dio che
«non sia imputato loro come peccato»
[cf. 2 Tim 4, 16 o Deut 24, 15]
.
27
Dopo trent'anni[Nota] «trovarono un pretesto contro di me»
[cf. Dan 6,
5]
, una confessione che avevo fatto prima di diventare diacono.
Preso dall'ansia, oppresso dalla tristezza[Nota], dissi a un mio
carissimo amico quello che un giorno, anzi in un momento particolare, avevo fatto da
ragazzo, perché non avevo ancora un carattere robusto. «Non lo so, Dio lo sa»
[2 Cor 12,
2.3]
, se avevo allora quindici anni, e non credevo al Dio
vivente[Nota],
e così era fin dalla mia infanzia, ma rimasi nella morte dell'incredulità per tutto
il tempo in cui fui castigato e «secondo verità fui umiliato»
[Ps 118, 75]
«con la fame e la nudità»
[cf. 2 Cor 11, 27]
[Nota], e così ogni giorno.
28
Ma non era una mia iniziativa l'andata in Irlanda[Nota], per
tutto il tempo[Nota] nel quale rischiavo di perdermi, ma
questo anzi fu un bene per me, che da quel momento[Nota] fui corretto dal Signore, e Lui mi rese adatto
ad essere ciò che un tempo era qualcosa di tanto lontano da me, sì che io potessi
adoperarmi, darmi da fare per la salvezza degli altri, quando invece allora non mi
davo pensiero neanche di me stesso.
29
Ordunque in quel giorno[Nota], in cui fui scartato[Nota] dalle persone
sopra menzionate[Nota], quella notte «vidi in visione notturna»
[Dan 7, 13]
[Nota], c'era uno scritto davanti a me come
uno schiaffo in piena faccia, «infamante»
[Mc 6, 4 o Mt 13, 57]
[Nota], e intanto udii «una
voce divina»
[Rom 11, 4]
che mi diceva[Nota]:
«Disgraziatamente abbiamo visto la faccia del prescelto denunciato[Nota], con il suo nome pubblicamente messo alla
berlina»; e non affermò: «Disgraziatamente hai visto», ma «Disgraziatamente abbiamo
visto», quasi associandosi Lui stesso[Nota], come disse: «Chi tocca voi, è come chi toccasse la pupilla del mio occhio»
[Zach 2,
8]
.
30
Perciò «rendo grazie a colui che mi ha dato forza»
[1 Tim 1, 12]
in
tutto[Nota], sì da non impedirmi la partenza che
avevo deciso e anche la mia opera; su cui ero stato istruito[Nota] da
Cristo mio Signore; ma anzi da quel momento «sentii in me una forza»
[Lc 8,
46/Mc 5,
30]
non lieve, e la mia fede fu provata davanti a Dio e agli
uomini[Nota].
31
E quindi «lo proclamo con audacia» (cf. Act 2, 29[Nota]), la mia coscienza non mi rimprovera né per adesso né per il
futuro[Nota]: ho «Dio a
testimone
[cf. 2 Cor 1, 23]
«che non ho mentito»
[cf. Gal 1,
20]
[Nota] nelle parole che vi ho detto.
32
Ma piuttosto ho pena per il mio amico carissimo, perché abbiamo dovuto meritare di
udire una cosa simile, una tale sentenza! A chi ho io affidato perfino l'anima! E ho
saputo da alcuni fratelli[Nota], prima di
quella difesa (una cosa cui io non partecipai, non ero in Britannia, e non ne
prendevo io l'iniziativa)[Nota] che
proprio lui «in mia assenza»
[Phil 2, 12]
insisteva[Nota] in mio favore; anzi a me lui personalmente, a voce, aveva
detto: «Ecco, sei tu che sei adatto alla carica di vescovo», cosa di cui non ero
degno. Ma come gli è venuto in mente, poi, di diffamarmi davanti a tutti, buoni e
cattivi, e diffamarmi pubblicamente[Nota], proprio riguardo a ciò per
cui prima era stato di sua iniziativa e di buon grado indulgente … ma soprattutto lo
è stato il Signore[Nota], «che è più grande di tutti»
[Io 10,
29]
!
33
Basta così. Ma tuttavia non devo nascondere «il dono di Dio»
[Io 4, 10 o Act 8, 20]
[Nota] che ci elargì «nella
terra della mia prigionia»
[Tob 13, 7 ecc.]
[Nota], perché allora
tenacemente lo cercai e là lo trovai e mi salvò da tutte le mie colpe (ne sono
convinto) «in virtu dell'inabitazione del suo Spirito»
[Rom 8, 11]
, che «ha
operato»
[1
Cor 12, 11]
fino ad oggi in me. Rieccomi a parlare «con audacia»
[Act 2,
29]
[Nota]! Ma
Dio lo sa, se me l'avesse detto una creatura umana, forse avrei taciuto per amore di
Cristo[Nota].
34
Perciò dunque rendo incessantemente grazie al mio Dio[Nota], che mi ha conservato fedele «nel giorno della mia prova»
[Ps 94,
9]
[Nota], così che oggi con fiducia posso osare di offrirgli in sacrificio come «ostia
viva»
[Rom 12,
1]
[Nota] la mia vita per
Cristo mio Signore, che mi «ha salvato da tutte le mie angosce»
[Ps 33, 7]
, e
così[Nota] posso dire: «Chi sono io, o
Signore»
[2
Reg. 7, 18]
, quale vocazione è la mia, se tu hai operato al mio
fianco con tutta la forza della tua divinità così che oggi fra le nazioni pagane con
perseveranza esaltassi e magnificassi il tuo nome dovunque fossi[Nota], e non solo [Nota] nella
prosperità ma anche nelle tribolazioni, sicché qualunque cosa mi capiti, sia buona
sia cattiva, devo ugualmente accoglierla[Nota] e
ringraziare sempre Dio[Nota],
che mi fece capire che in lui, del quale non si può dubitare, dovevo avere una fede
illimitata, e che mi avrebbe esaudito[Nota], sì che io
benché ignorante e «alla fine dei tempi»
[Act 2, 17]
, potessi osare di
affrontare quest'opera tanto pia e tanto meravigliosa, così da imitare in qualche
modo coloro che in precedenza il Signore già in passato aveva predetto che avrebbero
preannunziato il suo vangelo «come testimonianza per tutte le genti»
[Mt 24,
14]
prima della fine del mondo[Nota], e così l'abbiamo visto compiersi: ecco «siamo testimoni»
[Act 2,
32 ecc.]
che il vangelo è stato predicato fin dove non c'è nessuno
al di là.
35
Sarebbe lungo però narrare tutte nei particolari[Nota] le mie
vicissitudini, anche solo in parte[Nota]. In breve, dirò come il clementissimo Iddio
mi[Nota] liberò spesso dalla schiavitù e dagli innumerevoli[Nota] pericoli in cui la mia vita
corse grave rischio, senza parlare delle insidie molteplici, che non saprei esprimere
a parole[Nota]. E non vorrei nemmeno
infastidire i lettori; ma ho garante Dio[Nota] —
che sa «tutto» anche «prima che accada»
[Dan 13, 42]
[Nota] — del fatto che sono un povero
abbandonato[Nota], ma proprio per
questo[Nota] una «voce divina»
[Rom 11, 4]
[Nota] mi dava continuamente consigli.
36
«Da dove mai poteva venirmi questa sapienza»
[cf. Mt 13, 54]
, che
dentro di me non c'era, ché «non conoscevo il numero dei giorni»
[cf. Ps 38,
5]
e non avevo esperienza di Dio? Da dove mi venne, in seguito, il
dono tanto grande, tanto salutare, di conoscere e amare Dio, ma al punto di dover
lasciare patria e parenti[Nota]?
37
E molti doni[Nota] mi venivano offerti con pianti e lacrime, e li offesi, e mi misi anche contro
i desideri[Nota] di alcuni miei superiori[Nota], ma per
disposizione di Dio in nessun modo acconsentii e cedetti loro[Nota]: non in grazia mia, ma è Dio
che[Nota] vince in
me e «resiste»
[1 Pt 5, 5 e Iac 4, 6]
a tutti loro, e così io potei
venire[Nota] ai pagani d'Irlanda a
predicare il vangelo e a soppportare dagli increduli oltraggi[Nota] — «sentendomi rinfacciare la mia
condizione di forestiero»
[cf. Sir 29, 30]
— e molte persecuzioni[Nota], «fino ad essere incatenato»
[2 Tim 2, 9]
e a dare la mia condizione
di uomo libero per l'utilità di altri[Nota]; e, se ne sarò degno[Nota],
«sono pronto»
[Rom 1, 15]
a dare perfino «la mia vita»
[Io 13, 37]
per il
suo nome, senza esitazione e molto volentieri, e là desidero spenderla «fino alla
morte»
[Phil
2, 30 ecc.]
[Nota], se
il Signore volesse concedermelo.
38
Perché molto «sono debitore»
[Rom 1, 14]
a Dio, che mi ha donato tanta grazia
da far rinascere in lui, per mezzo mio, molte popolazioni, e poi far loro ricevere la
confermazione[Nota] e far ordinare
per loro ovunque dei chierici[Nota] a servizio del popolo
che ora sta venendo alla fede, quello «che il Signore si è preso dall'estremità della
terra»
[cf. Is
41, 9 VL]
[Nota], come un tempo «aveva promesso per bocca dei suoi
profeti»
[Rom
1, 2]
: «A te verranno le genti dall'estremità della terra, e
diranno: sì che[Nota] falsi sono gli idoli che i nostri padri si sono
fatti, e in essi non c'è utilità»
[Ier 16, 19]
; e ancora: «Ti ho posto
come luce fra le nazioni, perché tu porti la salvezza fino all'estremità della terra»
[Act 13,
47, da Is 49,
6]
[Nota].
39
E lì voglio «aspettare la promessa»
[cf. Act 1, 4]
sua, ché certo egli non
delude mai, siccome promette nel Vangelo: «Verranno da oriente e occidente e
siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe»
[Mt 8, 11]
[Nota], così come crediamo che da ogni parte del mondo verranno i credenti.
40
Perciò dunque bisogna pescare[Nota] proprio
bene e con zelo, come il Signore esorta e insegna[Nota] dicendo: «Venite dietro a
me, vi farò pescatori di uomini»
[Mt 4, 19, cf Mc 1, 17]
; e in un altro passo dice per mezzo dei
profeti: «Ecco, mando molti pescatori e cacciatori[Nota], dice Dio»
[cf. Ier
16, 16]
, eccetera[Nota]. E quindi era molto
necessario che tendessimo le nostri reti, sì che «una gran moltitudine, una folla»
[cf. Lc 6,
17 e 5, 6]
fosse conquistata a Dio e dappertutto ci fossero chierici[Nota] che battezzassero ed esortassero il popolo bisognoso e
desideroso[Nota], come il Signore
dice nel Vangelo, quando esorta e insegna dicendo: «Andate dunque, e ammaestrate ora
tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,
insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato: ecco, io sono con voi
tutti i giorni fino alla fine del mondo»
[Mt 28, 19-20]
; e in un altro passo
dice: «Andate dunque in tutto il mondo a predicare il vangelo a ogni creatura; chi
crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi non crederà sarà condannato»
[Mc 16,
15-16]
[Nota]; ancora: «Questo vangelo del regno sarà predicato in
tutto il mondo a testimonianza per tutte le genti, e allora verrà la fine»
[Mt 24,
14]
; e allo stesso modo il Signore preannunzia per mezzo del profeta:
«Accadrà che negli ultimi giorni, dice il Signore, effonderò il mio spirito su ogni
carne, e profetizzeranno i vostri figli e le vostre figlie, e i vostri giovani
avranno visioni e i vostri vecchi avranno sogni, e sui miei servi e sulle mie serve
in quei giorni effonderò il mio spirito e profetizzeranno»
[Act 2, 17-18, da Ioel 2, 28-29]
; e
«in Osea dice: Chiamerò quello che è "non-mio-popolo", "popolo mio", e "non-amata" la
chiamerò "amata". E accadrà che al posto di dire "Non-mio-popolo siete voi", saranno
invece chiamati "figli del Dio vivente"»
[Rom 9, 25-26, da Os 2, 1.24; 1, 10]
.
41
E quindi in Irlanda[Nota] coloro che mai ebbero conoscenza di Dio, ma finora onorarono
sempre solo idoli e simili nefandezze, come mai ora da poco tempo sono stati
«consacrati popolo»
[cf. Lc 1, 17]
[Nota] di Dio e sono
chiamati figli di Dio[Nota], e figli e
figlie di capitribù scoti[Nota] sono monaci e vergini di Cristo?
42
E c'era anche una benedetta Scota indigena[Nota], nobile, bellissima e matura per le nozze, che io battezzai;
e dopo pochi giorni venne da noi per un motivo, ci spiegò che aveva ricevuto un
messaggio da un angelo di Dio che l'aveva esortata a essere vergine di Cristo e ad
aderire a Dio: grazie a Dio, dopo sei giorni intraprese felicemente e con entusiasmo
quel cammino che anche tutte le vergini di Dio lo fanno allo stesso modo[Nota], non
secondo la volontà dei rispettivi padri, ma anzi soffrono persecuzioni e calunnie da
parte dei loro parenti, e ciononostante aumenta sempre più il loro numero (e di
quelli della nostra stirpe, nati lì[Nota], non
sappiamo il numero), senza contare vedove e continenti[Nota], ma anche quelle — e quelle soffrono in modo particolare — che sono tenute in
schiavitù: sopportano continuamente perfino terrori e minacce, ma il Signore ha
donato la sua grazia a molte delle sue serve[Nota], e
infatti anche se subiscono proibizioni, tuttavia si impegnano[Nota]
intrepidamente.
43
E quindi anche se avessi voglia di lasciarle e andarmene in Britannia[Nota] … e sì che
ero veramente intenzionato e pronto, perché sarebbe un tornare in patria, dai miei
parenti! non solo, ma anche fino in Gallia, a visitare i fratelli e a «vedere il
volto»
[cf. 1 Thess 2, 17 e 3,
10]
dei santi del mio Signore[Nota]: Dio sa
che io lo desideravo tanto, ma sono «avvinto dallo Spirito»
[Act 20, 22]
,
che «mi attesta»
[Act 20, 23]
[Nota] che, se farò questo, mi denuncia in
anticipo come reo, e temo di sciupare la fatica che ho iniziato, e non io ma Cristo
Signore, che mi comandò di venire a stare con loro per il resto della mia vita, «se
il Signore vorrà»
[Iac 4, 15]
e mi custodirà «da ogni via di male»
[Ps 118,
101]
, perché non pecchi al suo cospetto.
44
E spero che era questo ciò che dovevo fare, ma non mi fido di me stesso «fin tanto
che sarò in questo corpo[Nota] di
morte»
[2 Pt
1, 13/Rom 7,
24]
, perché è possente colui che ogni giorno si sforza di stornarmi
dalla fede e dalla purezza di una religione non finta, quale me l'ero proposta «fino
alla fine»
[Mt 24, 13 o 1 Cor 1,
8]
della mia vita per Cristo mio Signore, ma la carne nemica sempre
trae alla morte, cioè ad allettamenti illeciti[Nota]; e «conosco in parte»
[1 Cor 13, 12]
, perché io non ho
condotto una vita santa[Nota] come gli altri credenti, ma
lo confesso al mio Signore e non arrossisco al suo cospetto, «perché non mentisco»
[Gal 1,
20]
[Nota]: da quando lo conobbi,
«dal tempo della mia giovinezza»
[Ps 70, 17 o 87, 16]
crebbe in me l'amore di Dio e il suo
timore[Nota], e fino ad ora, per
grazia di Dio, «ho conservato la fede»
[2 Tim 4, 7]
.
45
Rida pure e insulti chi vuole, io non tacerò e non nascondo[Nota] «i segni e le meraviglie»
[Dan 6,
27]
che il Signore mi ha mostrato molti anni prima che accadessero, in
quanto Egli è colui che conosce tutto anche «prima dei tempi e delle generazioni»
[2 Tim 1,
9]
[Nota].
46
E quindi avrei dovuto incessantemente rendere grazie a Dio[Nota], che spesso ebbe indulgenza per
la mia insipienza, per la mia negligenza[Nota], e ringraziarlo
anche di quella circostanza … e non fu neanche in una soltanto che non si adirò
fortemente con me[Nota], che fui posto come
collaboratore[Nota],
e non prontamente acconsentii a ciò che mi era stato mostrato e come «lo Spirito
suggeriva»
[cf. Io 14, 26]
, eppure il Signore mi «usò
misericordia[Nota] per mille generazioni»
[cf. Ex 20, 6]
, perché dentro di me vide che
ero pronto[Nota], ma che era a causa di queste
circostanze che non mi rendevo conto di che cosa dovessi fare della mia condizione:
perché molti cercavano di impedire questa «ambasceria»
[2 Cor 5, 20 o Eph 6, 20]
, anzi
parlottavano fra di loro alle mie spalle, e dicevano: «Costui perché si mette nel
pericolo in mezzo a stranieri che non conoscono Dio?»[Nota] — e non come per cattiveria, ma
loro non sapevano capacitarsene[Nota]
(come attesto io stesso) a causa della mia rozzezza — e non riconobbi subito la
grazia che allora era in me; ora mi capacito di ciò che avrei dovuto capire prima.
47
Ora dunque l'ho spiegato con semplicità ai miei fratelli e compagni di servizio[Nota], che ebbero fiducia in
me, per cui «ho proclamato e proclamo»
[2 Cor 13, 2]
, per rafforzare e
confermare la vostra fede: magari voi imitaste esempi più grandi e faceste opere
migliori[Nota]! Questo sarà la
mia gloria, perché «un figlio saggio è la gloria di suo padre»
[Prov 10, 1 o 15, 20/17, 6]
.
48
«Voi sapete», e anche Dio lo sa, «come»
[Act 20, 18]
tra di voi «sono vissuto
fin dalla mia giovinezza»
[1 Reg 12, 2]
«nella lealtà verso la verità»
[2 Thess
2, 13]
e «in sincerità di cuore»
[cf. 2 Cor 1, 12]
[Nota]. E anche nei confronti di quei pagani in mezzo
ai quali abito[Nota], a
loro ho mostrato e mostrerò[Nota] lealtà.
«Dio lo sa»
[2 Cor 11, 11]
, «nessuno» di loro «ho circuito»
[cf. 2 Cor 7,
2]
, e non ci penso nemmeno, a causa di Dio e della sua Chiesa, per
non «suscitare persecuzione»
[cf. Act 13, 50]
contro di loro e contro
noi tutti, e per evitare che per causa mia fosse bestemmiato il nome del Signore;
perché sta scritto: «Guai all'uomo a causa del quale il nome del Signore è
bestemmiato»
[Mt 18, 7/Rom 2,
24]
.
49
Infatti «anche se sono inesperto in tutto»
[cf. 2 Cor 11, 6]
[Nota], tuttavia mi sono sforzato di
guardarmi in qualche modo anche dai fratelli cristiani e dalle vergini di Cristo e
dalle pie donne[Nota],
che di loro iniziativa mi offrivano regali e gettavano sull'altare dei loro gioielli:
io glieli ridavo indietro, e se la prendevano con me[Nota], chiedendosi
scandalizzate perché lo facevo: ma io lo facevo «per la speranza »
[Col 1,
5]
di ciò che è duraturo, sì da salvaguardarmi prudentemente in ogni
circostanza, proprio perché gli infedeli a qualche titolo accogliessero me[Nota], ossia il servizio del mio
ministero[Nota], e ai non credenti neanche per un'inezia dessi occasione di infamarlo o
criticarlo.
50
E quando ho battezzato tante migliaia di persone, forse che avrei sperato da qualcuno
di loro anche solo mezzo soldo[Nota]? «Ditemelo e ve lo restituirò»
[1 Reg 12, 3 VL]
. O quando il Signore ha
ordinato dappertutto chierici per mezzo della mia modesta persona[Nota] e ho distribuito loro gratuitamente
il ministero, se ho chiesto a qualcuno di loro anche solo il prezzo per comprarmi
«una scarpa, ditemelo in faccia e ve lo restituirò»
[1 Reg 12,3 VL]
[Nota].
51
Piuttosto «ho speso io a vantaggio»
[cf. 2 Cor 12, 15]
[Nota] vostro perché mi
accogliessero[Nota], e in mezzo a voi e dappertutto
circolavo per causa vostra, fra molti pericoli, anche fino alle zone fuori mano, dove
al di là non c'era nessuno[Nota] e
dove mai era giunto qualcuno a battezzare o a ordinare chierici o a confermare il
popolo[Nota]: per grazia di Dio,
con impegno appassionato e «con grande gioia»
[2 Cor 12, 15]
ho
potuto far nascere tutto questo «per la vostra salvezza»
[2 Cor 1, 6]
.
52
Ogni tanto davo somme ai capi oltre a ciò che davo come ricompensa per i loro giovani
che vengono con me, e ciononostante mi catturarono con i miei compagni[Nota] e quel
giorno avevano una gran voglia di «uccidermi», ma «non era ancora venuto il tempo »
[cf. Io
7, 20.30]
, e tutto ciò che ci trovarono nei bagagli ce lo presero,
e mi incatenarono perfino, ma dopo quattordici giorni il Signore mi liberò dalle loro
mani e tutto ciò che era nostro ci fu restituito, «per opera di Dio»[Nota]
[1 Pt 2,
13]
e di «amici fidati»
[cf. Act 10, 24]
che ci
eravamo procurati in precedenza.
53
Voi avete toccato con mano quanto ho elargito alle autorità[Nota] delle varie
regioni, nelle mie frequenti visite. Ritengo infatti di aver distribuito loro una
somma non inferiore al prezzo di quindici persone[Nota], per far sì che
possiate godere di me e io sempre godere» di voi «in Dio»
[cf.
Philem. 20]
. Non
me ne pento e non me ne accontento: ancora «spendo e più spenderò»
[cf. 2 Cor 12,
15]
; il Signore è tanto potente da darmi per il futuro la
possibilità di «spendermi io stesso[Nota] per le vostre anime»
[2 Cor 12, 15]
.
54
«Ecco, chiamo Dio a testimone, sull'anima mia, che non mento»
[2 Cor 1, 23/Gal 1, 20]
[Nota]: e non vorrei avervi scritto perché sia un pretesto
all'adulazione o alla speranza di lucro[Nota], né perché io speri gloria da qualcuno di voi; ma è sufficiente
la gloria che ancora non si vede ma «si crede col cuore»
[Rom 10, 10]
: «fedele
è colui che ha promesso, non mente mai»
[Hebr 10, 23/Tit 1, 2]
.
55
Ma vedo che già «nel secolo presente»
[cf. Gal 1, 4]
sono stato oltre misura
esaltato dal Signore, e non ero assolutamente degno che egli mi facesse questo
dono[Nota], mentre so di
certo[Nota] che meglio mi si
addice povertà e sventura che non ricchezze e agi (ma anche «Cristo Signore fu povero
per noi»
[cf. 2 Cor 8, 9]
, e io, povero miserabile, anche se volessi mezzi
economici non ne ho più), «e nemmeno giudico me stesso»
[1 Cor 4, 3]
, perché
ogni giorno mi aspetto di essere ammazzato o di subire un'imboscata o di essere
ridotto in schiavitù o un'eventualità[Nota] di qualunque tipo, «ma non temo nessuna
di queste cose»
[Act 20, 24]
a causa delle promesse celesti,
perché mi sono gettato nelle mani di Dio onnipotente, che domina dappertutto, come
dice il profeta: «Getta la tua preoccupazione in Dio, ed egli ti sostenterà»
[Ps 54,
23]
.
56
Ecco, ora «affido la mia vita al mio Dio, sempre fedele»
[cf.
1 Pt 4, 19]
,
«per il quale fungo da ambasciatore»
[Eph 6, 20]
[Nota] nonostante la mia
condizione miserabile, ma è per il fatto che «non fa accettazione di persone»
[Gal 2,
6]
e mi ha scelto a questo ufficio perché fossi «uno dei suoi più
piccoli»
[Mt
25, 40]
, un servitore[Nota].
57
E come «potrò ricambiarlo per tutto ciò che mi ha dato?»
[Ps 115, 12]
[Nota]. Ma cosa potrei dire, cosa potrei promettere al mio Signore, se non
ho nessuna capacità che non mi abbia dato Lui stesso? Ma «scruti[Nota]
pure il mio cuore e i miei reni»
[Ps 7, 10 o Ap 2, 23]
, che tanto tanto desidero e già ero
preparato[Nota] alla possibilità che mi desse di «bere il calice»
[Mt 20,
22 o Mc 10,
38]
suo, come concesse ad altri che lo amavano[Nota].
58
Perciò non mi capiti, per volontà del mio Dio, che mai abbandoni «il suo popolo, che
si è acquistato»
[cf. Is 43, 21 VL]
alle estremità della terra[Nota]. Prego Dio che mi dia la perseveranza e che mi
conceda di rendergli una «testimonianza fedele»
[cf. Ap 1, 5 o 3, 14]
[Nota] fino alla mia morte,
per il mio Dio[Nota].
59
E se qualcosa di buono ho mai fatto[Nota] per il mio Dio, che
amo[Nota], a Lui chiedo che mi conceda di spargere, insieme a quegli immigrati e
prigionieri (per il suo nome!)[Nota], il mio sangue,
anche se devo rimanere privo perfino della sepoltura o il mio cadavere venga
orribilmente spartito membro a membro fra cani o bestie feroci o «gli uccelli del
cielo lo divorino»
[cf. Lc 8, 5]
[Nota].
Sono ben convinto[Nota] che, se ciò mi accadesse, ho guadagnato la mia anima insieme al mio corpo,
perché, senza alcun dubbio, in quel giorno «risorgeremo nello splendore del sole,
cioè nella gloria»
[cf. 1 Cor 15, 41.43]
di Cristo Gesù redentore nostro, come
«figli del Dio vivente e coeredi di Cristo[Nota] e destinati a
essere conformi alla sua immagine»
[Rom 8, 16/9, 26; 8, 17.29]
; perché «da Lui e per Lui e in Lui»
[Rom 11, 36]
regneremo[Nota].
60
Infatti questo sole che vediamo sorge per noi ogni giorno dietro suo comando, ma non
regnerà mai né perdurerà il suo splendore, e anzi tutti quelli che lo adorano
finiranno male, i miserabili, nel castigo; noi invece, che crediamo e adoriamo il
vero sole, Cristo, che mai tramonterà[Nota], e così nemmeno «chi farà la sua volontà», ma «rimarrà in
eterno, come anche Cristo rimane in eterno»
[1 Io 2, 17]
, Lui che
regna con Dio Padre onnipotente e con lo Spirito Santo, prima dei secoli e ora e per
tutti i secoli dei secoli. Amen[Nota].
61
Ecco che ancora una volta intendo esporre brevemente le parole della mia confessione:
«Attesto in verità e in esultanza di spirito, davanti a Dio e ai suoi santi angeli»
[1 Tim 5,
21/2 Cor 7,
14/cf. Act 2,
46/Mc 8, 38 o
Mt 16, 27]
[Nota], che mai ho avuto altro motivo all'infuori del Vangelo e delle sue promesse,
per ritornare un giorno a quella gente[Nota] da cui prima ero riuscito a fuggire a stento.
62
Ma prego coloro che credono e temono Dio[Nota],
chiunque vorrà considerare e accogliere questo scritto che Patrizio, peccatore
indotto[Nota], ha stilato in
Irlanda[Nota], che nessuno mai dica che è stata la mia ignoranza[Nota] se qualche
poco ho fatto ed eventualmente manifestato «secondo la volontà»
[Eph 1, 9]
di Dio,
ma ritenete e si creda veramente che sarebbe stato «dono di Dio»
[Io 4, 10
o Act 8, 20]
[Nota]. E questa è la
mia confessione prima di morire.